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Rivoluzione Partita iva: cosa cambia nel 2025 | Nuovi obblighi da rispettare

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Cosa cambia per le Partite Iva (Tima Miroshnichenko da Pexels) – economiacristiana.it

Nuovi cambiamenti  per i possessori di Partita Iva. Dal prossimo anno le cose cambieranno, meglio informarsi per mettersi in regola.

La formula della Partita Iva è molto utilizzata per tantissime categorie di lavoratori. Anche perché consente una serie di benefici.

Si può scegliere quando lavorare disponendo dei propri orari, si possono scegliere i clienti e soprattutto lo Stato consente un regime fiscale agevolato. E si possono dedurre le spese sostenute per la propria attività.

Ma proprio questo è uno dei punti focali. La lotta all’evasione fiscale di ogni Governo che sale al potere si fa sempre più serrata.

E nel mirino della nuova Legge di Bilancio ci sono i possessori di Partita Iva, che dal prossimo anno vedranno cambiare un po’ di cose.

Partita Iva: cosa cambia dal prossimo anno

Le cose stanno cambiando per tutti, e anche i possessori di Partita Iva devono adeguarsi alle direttive del Governo Meloni stilate nella Legge di Bilancio per il nuovo anno. Abbiamo detto che possono dedurre le spese sostenute per la propria attività, pagando quindi meno tasse. Su questo discorso si focalizza l’articolo 10 della Legge di Bilancio 2025.

Che recita, come riportato anche da investireoggi.it: “le spese relative a prestazioni alberghiere e di somministrazione di alimenti e bevande e le spese per viaggio e trasporto, effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea indicati nella lettera precedente, addebitate analiticamente al committente, nonché i rimborsi analitici relativi alle medesime spese sostenute per le trasferte dei dipendenti ovvero corrisposti a lavoratori autonomi, sono deducibili se effettuate con i metodi tracciabili“.

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Pagamenti tracciabili (Foto di Ahmad Ardity da Pixabay) – economiacristiana.it

Bisogna mettersi in regola

La lotta all’evasione, a cui abbiamo accennato poc’anzi, riguarderà quindi anche le Partite Iva, che dovranno dimostrare le spese effettate per la loro attività. Utilizzando metodi che siano tracciabili come  un bonifico bancario o postale, il bancomat o carte di credito. Solo in questo modo potranno quindi beneficiare delle detrazioni e agevolazioni fiscali previste.

L’intento del Governo è chiaro, ovvero evitare che si possa approfittare di questi benefici e portare in detrazione anche spese che nella realtà non esistono, o meglio, che non sono state realmente sostenute. A questa novità di aggiunge l’obbligo – e non solo per le Partite Iva ma per tutti i commercianti – di collegare POS e registratore di cassa. In questo modo tutti i dettagli dei pagamenti verranno registrati e inviati direttamente all’Agenzia delle Entrate. Escludendo così la possibilità di far pagare con il POS ed emettere però uno scontrino non fiscale.