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Bucato disinfettato: abbiamo sempre sbagliato la temperatura della lavatrice | Solo questa é quella giusta per eliminare i batteri

Bucato - Fonte Instagram @dalila_bucatoprofumato - Economiacristiana.it
Bucato – Fonte Instagram @dalila_bucatoprofumato – Economiacristiana.it

Forse non lo sai, ma lavando il bucato seguendo dei consigli potrai avere tanti benefici. Il tutto ruota attorno alla temperatura. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.

Non tutti sanno che il termine “bucato” deriva da una parola appartenente al ceppo delle lingue germaniche parlate nel Regno dei Franchi (nel periodo post crollo dell’Impero Romano d’Occidente) e sta a significare “lavare”.

Le nostre nonne lavavano i panni usando un detersivo naturale composto da acqua e “liscia”, ovvero una sorta di cenere utilizzata perfino ai tempi degli Assiri. Era utilizzato anche per lavare i capelli e attualmente si trova in molti saponi (per esempio il Marsiglia).

Al giorno d’oggi possiamo fare affidamento sulla lavatrice, lanciata per la prima volta negli Stati Uniti nel 1907 da Alva Fisher. Da allora tante cose sono cambiate.

Tante sono quelle prodotte da aziende di grande fama e tutte hanno delle funzionalità eccellenti, anche se non sempre si sfruttano nel migliore dei modi.

Ecco come ottenere un bucato con i fiocchi 

Secondo quanto riportato sul sito mercatiaconfronto.it pare che ci sia una temperatura ideale ottima per eliminare acari e batteri dal proprio bucato. Probabilmente questo dettaglio ti sarà sempre sfuggito, ma d’ora in poi le cose cambieranno letteralmente quando sarai alle prese con la lavatrice.

Sicuramente bisogna tener conto di alcuni consigli, come per esempio utilizzare gli detersivi di qualità e fare in modo che i capi dopo il lavaggio risultino non inumiditi altrimenti ci sarà la formazione di muffe e batteri. Da non dimenticare un disinfettante specifico per il bucato. Tuttavia questo non basta.

Attenzione alla temperatura - Economiacristiana.it
Attenzione alla temperatura – Fonte Instagram @paoloontani – Economiacristiana.it

Piccoli dettagli per grandi differenze, in primis con la bolletta

Chris Tattersall, direttore di Woolroom, ha suggerito di lavare a 40° il bucato senza valutare i 60° o persino i 90°. In effetti se ci pensi le lenzuola, vestiti e altri tipi di tessuto entrano in contatto con la pelle ed è inevitabile accumulare acari e batteri. Qualcuno sostiene di aumentare i gradi per eliminarli, ma basta semplicemente la temperatura di 40° per garantire una pulizia efficace. Oltre alla giusta temperatura, occorre anche prendere in considerazione un ciclo di lavaggio specifico.

Un ciclo di lavaggio che dà la possibilità a un detersivo di agire al meglio. In sintesi, è essenziale abbinare azione del detersivo con il movimento della lavatrice. C’è anche da dire che questo tipo di lavaggio non fa arrivare a fine mese una bolletta elevata perché il consumo elettrico è minore e inoltre l’impatto ambientale risulta essere meno drammatico.