200€ regalino Voucher: ci puoi fare benzina, gasolio, metano o GPL | Scade tra pochi giorni
Un bel regalo di 200 euro per fare carburante. Affrettati, potresti non riuscire ad usufruirne: scade tra poco.
Chi mai rifiuterebbe un regalo in denaro, una somma in più rispetto allo stipendio di cui poter disporre a proprio piacimento.
E allora perché rifiutare un bel voucher del valore di ben 200 euro messo a disposizione grazie alla Legge di Bilancio 2024.
Certo non possiamo spenderlo per acquistare ciò che vogliamo, ma dobbiamo utilizzarlo per fare rifornimento di benzina, metano o GPL, ma poco importa. Si tratta comunque di denaro in più da poter utilizzare per una spesa necessaria.
Sono pur sempre 200 euro in meno da spendere di tasca nostra. Però se ne vuoi usufruire devi affrettarti, sta per scadere. L’ultimo giorno utile al momento è quello del 31 dicembre. Andiamo a vedere cosa devi fare per aggiudicartelo.
Voucher 200 euro: usali per fare rifornimento
Fa comodo sicuramente, il voucher di 200 euro per fare rifornimento. È previsto dall’articolo 2 del decreto legge 21/2022 ed è esente sia da contributi che da imposte. Non è tassato in alcun modo quindi, nessuna iva o simili verranno applicati. Sono soldi “puliti”, come si suol dire, destinati ad un fine molto utile.
La scadenza è il 31 dicembre, come abbiamo anticipato, per cui c’è ancora poco tempo per poter usufruire di questo aiuto non da poco. E per poterlo utilizzare come spesso accade c’è un limite di reddito che non è però molto basso. Occorre infatti non superare il reddito annuo lordo di 35mila euro. Ma come ottenerlo? Come farne richiesta?
Non lasciarti sfuggire l’occasione
In realtà non devi nemmeno farne richiesta, non è necessario presentare alcuna domanda. Questo voucher, chiamato bonus carburante, viene erogato direttamente dal datore di lavoro. Si tratta di 200 euro di benefit che possono essere utilizzati per fare benzina, metano, GPL e anche per ricaricare le auto elettriche. L’unico limite è la destinazione dello stesso, ovvero chi lo riceverà.
Non tutti infatti possono riceverlo, ma solo i dipendenti di aziende private. Sono esclusi quindi i dipendenti di enti pubblici e ovviamente i titolari di partita iva. Sono altresì compresi invece tutti coloro che lavorano in studi professionali ed enti del terzo settore – associazioni di volontariato, imprese sociali e simili – a patto che svolgano solo e unicamente attività non commerciale. Un bell’aiuto comunque per tutti coloro che si recano a lavoro con il proprio mezzo, e che quindi mensilmente sostengono una spesa non indifferente relativa al carburante che come sappiamo continua a salire.