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Governo senza pietà: c’è una nuova extra tassa da pagare | La pagheremo tutti

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Nuove tasse – Economiacristiana.it (foto di Tara Winstead da Pexels)

Nella legge di Bilancio 2024 una nuova extra tassa mette i cittadini in difficoltà. Il Governo ci va giù duro, tutti devono pagare. 

Quando si parla di tasse non lo si fa mai con piacere. Sebbene tutti sappiamo quanto siano importanti, rappresentano comunque un costo oneroso, spesso troppo.

Siamo un popolo di tartassati, diceva il grande Totò. E se era vero allora, lo è ancora di più oggi che praticamente mezza busta paga va via in tasse. Per non parlare di quelle applicate su qualunque cosa.

L’iva su tutti gli acquisti, un terzo del costo della benzina, possesso del televisore, possesso di auto e moto. Tutto si paga. Si deve pagare.

Ma quando il Governo decide di introdurre un’ulteriore nuova tassa, gli animi si scaldano. La legge di Bilancio 2024 prevede una bella batosta per i cittadini. Vediamo quale.

Governo: la nuova tassa

Per non farci mancare nulla la nuova tassa prevista dal Governo con la legge di Bilancio 2024 si chiama extra tassa. Il che la rende forse ancora più invisa. Se c’è una cosa che gli italiani non vogliono che si tocchi, oltre la mamma, è la casa. La casa, il mattone, l’unico bene a cui tutti aspirano. Non importa avere il posto fisso, non importa avere l’auto più potente, ma la casa deve essere di proprietà.

Spesso a fronte di tanti sacrifici, dopo anni e anni di mutuo, si può finalmente dire “questa casa è mia”. Per questo sapere che la nuova extra tassa andrà a colpire proprio il bene più prezioso – almeno per alcuni – non farà fare i salti di gioia a nessuno. Ma cerchiamo di spiegare in cosa consiste.

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La tassa sulla vendita immobili – Economiacristiana.it (foto di Jakub Zerdzicki da Pexels)

L’extra tassa che che colpisce gli immobili

Questa extra tassa prevede un 26% di imposta sulla vendita degli immobili che nei 10 anni precedente sono stati ristrutturati, tutti o in parte, usufruendo del superbonus del 110%. Anche prima c’era una simile normativa:  chi vendeva una casa acquistata da massimo 5 anni poteva inserire nel prezzo i costi di ammodernamento e scalarli dalla plusvalenza – il nuovo valore della casa – poiché il 26% era applicato su questa. Oggi non è più possibile.

Con la nuova normativa, le spese effettuate e recuperate con il superbonus 110% non rientrano nel calcolo. E i costi sostenuti fino ai 10 anni antecedenti la vendita sono indeducibili per i primi 5 anni e al 50% per i cinque successivi. C’è solo una buona notizia: l’extra tassa non si applica alla prima casa né agli immobili ricevuti con donazione o successione. Inoltre sottolineiamo che lo scopo del Governo è quello di evitare che i cosiddetti furbetti del superbonus ne approfittino a fini speculativi.