Disastro Amazon: resi complicati e clienti inviperiti | Pioggia di disdette in arrivo
Problemi per il grande colosso dell’e-commerce, i clienti Amazon arrabbiatissimi e sul piede di guerra per gli ultimi cambiamenti.
Negli ultimi anni il sito Amazon ha acquistato sempre più importanza e sempre più clienti. Complici i prezzi convenienti, le numerose offerte e la comodità di poter acquistare comodamente da casa.
Un enorme e sconfinato negozio in cui si può trovare praticamente di tutto, dalla più piccola vite ad un grande elettrodomestico. Abiti, accessori, alimenti. Tutto ciò che ti passa per la testa, lo troverai tra le pagine del sito.
Altro punto a favore la possibilità, attraverso un abbonamento per nulla costoso, di poter usufruire non solo della consegna gratuita e velocissima su migliaia di prodotti, ma anche di tanti altri servizi.
Tutto questo basterà per trattenere i clienti inviperiti che dopo gli ultimi cambiamenti alla politica dei resi, minacciano di disdire l’abbonamento ad Amazon? Scopriamo cosa sta succedendo.
Disastro Amazon: la nuova politica che non piace
Essere clienti Amazon offre numerosi vantaggi. Un canale streaming in cui vedere migliaia di film e serie, la già citata consegna gratuita e veloce, musica e libri gratis. E tanto altro. A fronte di un costo per nulla oneroso. Qualche mese fa però il colosso dell’e-commerce tra i più conosciuti e utilizzati al mondo ha deciso di apportare alcune modifiche alla politica di resi e rimborsi che non sono piaciute. E che hanno creato un grande scompiglio anche tra i più affezionati clienti.
Come riporta anche money.it, a farsi portavoce di questo malcontento è stata una tiktoker che ha spiegato cosa sta succedendo. Lauren Paige, con l’account @kinder6gartenthoughts, ha condiviso un video che in breve ha raggiunto più di un milione e mezzo di visualizzazioni, nel quale dice: “Amazon ha aggiornato la sua politica sui resi e ora devi accettare una possibile commissione di reso, la possibilità di un reso parziale e un possibile reso pari a zero. In passato, se volevi restituire un articolo ed era un articolo a basso costo sotto i 10 dollari, e dicevi ad Amazon che volevi restituirlo, ti dicevano ’tienilo e ti rimborseremo comunque’. È successo così tante volte”.
Cosa è cambiato
Ma cosa è cambiato? Intanto i tempi per poter effettuare un reso sono scesi da 30 a 14 giorni, almeno per moltissimi prodotti tra cui quelli dell’elettronica di consumo. E anche i rimborsi in alcuni casi sono stati limitati o addirittura azzerati. Per esempio, Amazon rimborsa il prezzo dell’oggetto restituito, ma il costo della restituzione resta a carico del cliente. E parte da 4 euro.
C’è da dire che potrebbe essere una mossa per dare un freno a quei resi di prodotti di elettronica di consumo – smartphone, tablet e simili – fatti apposta per poter sfruttare l’oggetto per un mese e poi restituirlo. Al momento comunque pare che queste novità non siano state applicate a tutti, ma questo non significa che non avverrà presto, anche se la speranza è che sia solo una sorta di test per sondare la risposta degli utenti.