Agenzia delle Entrate, scoppia il caos truffa: “Non siamo noi” | Accertamenti fasulli inviati ai contribuenti
Nuova truffa che colpisce ignari cittadini e coinvolge l’Agenzia delle Entrate. Attenzione agli accertamenti fasulli.
Quando arriva una comunicazione dall’Agenzia delle Entrate non è mai piacevole. Chiunque si ritrovi nella cassetta delle lettere una busta con quel mittente ha un mezzo mancamento.
Perché sicuramente, o quasi, si tratta di brutte notizie. Qualcosa da pagare, arretrati non versati, somme da restituire.
O accertamenti. In questo caso poi è anche peggio, perché non sai come può andare, cosa potrà succedere. Cosa “accerteranno”.
Ed è su questa insicurezza che alcuni truffatori stanno facendo leva. Occorre tenere gli occhi aperti, e controllare sempre attentamente tutto ciò che arriva. Scopri cosa sta succedendo.
Agenzia delle entrate: truffa ai contribuenti
La parola phishing è entrata ormai a far parte del nostro vocabolario quotidiano, tutti abbiamo imparato cosa significa, perché tutti abbiamo avuto a che farci. È un tipo di truffa che avviene per via telematica – email, ma anche messaggi di testo – molto comune. Il testo del messaggio solitamente richiede di inserire le proprie credenziali, magari attraverso un link, altrimenti il proprio conto o carta di credito saranno bloccati. Ma esistono diverse varianti di questi messaggi truffaldini, che però hanno il solo scopo di carpire i nostri dati per rubarci tutti i soldi.
E cosa c’entra in tutto questo l’Agenzia delle Entrate? È lo stesso ente a mettere in guardia i cittadini attraverso un comunicato sul suo portale.
I falsi accertamenti fiscali
L’Agenzia delle Entrate segnala una email truffaldina inviata a suo nome. La truffa è talmente articolata e ben congegnata che vale la pena soffermarcisi. Ecco cosa accade: ti arriva una mail che sembra proprio dell’Ente, con tanto di logo e di linguaggio forbito, che ti comunica di alcuni accertamenti fiscali che stanno avvenendo sulla tua situazione finanziaria. In allegato vi è un’ulteriore comunicazione con la lista di tutte le infrazioni riscontrate, e l’invito a chiedere informazioni, sempre a mezzo mail, ad un fantomatico Direttore dell’Agenzia.
Nel caso il malcapitato dia seguito a questa assurdità, si vedrà poi arrivare un’altra email per “risolvere bonariamente la questione” e cancellare tutte le prove senza coinvolgere le Forze dell’Ordine. In sostanza ti chiedono 30mila euro (variabili) per chiudere la pratica. In ogni comunicazione sono elencati rischi, potenziali sanzioni e avvertimenti con tanto di leggi, atti a spaventare chi la riceve e mettergli fretta. Non a caso si avranno poi solo 72 ore per risolvere “bonariamente” la questione. L’Agenzia delle Entrate prende le distanze da questo tipo di comportamento che non sarebbe assolutamente legale e invita i cittadini a fare attenzione e non dare seguito a questo tipo di comunicazioni.