Autunno bollente: preparati a sborsare 3000€ | Lo Stato li vuole tutti
Ci aspetta un autunno bollente. Molti di noi saranno costretti a sborsare cifre importanti, anche 3000 euro. E lo Stato li prenderà tutti.
Ci aspetta un autunno bollente, e non stiamo parlando del clima, purtroppo. A infuocare le nostre prossime giornata saranno i soldi sborsati per lo Stato.
Si parla di ben 3000 euro circa, una bella cifra, che difficilmente potremo rifiutarci di pagare se richiesta. Nessuno potrà sfuggire.
Un brutto rientro dalle ferie, non c’è che dire. E nel momento più brutto, quello del passaggio dal caldo estivo al freddo invernale. Che già normalmente mette tristezza.
Ma in cosa consiste questo esborso oneroso a cui non ci potremo sottrarre? Scopriamo chi ha lanciato l’allarme e cosa sta per succedere.
Autunno bollente: le spese che aspettano gli italiani
Un autunno caldo, bollente, con circa 3000 euro di esborso per gli italiani. Questa la consistente cifra calcolata da Federconsumatori che mette in guardia sulla stangata che ci aspetta. Il caro bollette sta per colpire duro. Non solo l’onerosa tassa sui rifiuti che in alcune zone, soprattutto al sud, riguarda cifre considerevoli. Spesso a fronte di un servizio insufficiente. Ma anche e soprattutto a causa degli aumenti nel settore alimentare, che colpiranno quindi un po’ tutti.
Saranno i soliti motivi a causare un incremento delle spese per le bollette: dall’aumento delle materie prime alla guerra in Ucraina, alla quale si affianca negli ultimi tempi la situazione di crisi che sta riguardando il Medio Oriente. Incremento che purtroppo riguarda solo le uscite, mentre le entrate, ovvero gli stipendi, sono ormai fermi da anni.
Un esborso di ben 3000 euro
Ma sempre Federconsumatori illustra nello specifico a cosa saranno destinati questi quasi 3000 euro che saremo costretti a sborsare il prossimo autunno. Ovvero “+45,65 euro rispetto all’autunno 2023 (in cui si erano registrati notevoli aumenti). Le voci di spesa considerate in questo conto salato riguardano le bollette, la TARI, le spese per il riscaldamento, per il materiale scolastico e per la salute (visto che molti rimandano al rientro dalle vacanze l’appuntamento con visite e accertamenti)”.
La cosa più grave riguarda proprio le spese per la salute. A causa dell’aumento dei costi sempre più cittadini rinunciano del tutto a curarsi, non riuscendo a sostenerli. Un aumento dei costo che si assesta intorno ad un preoccupante +1,4% che si traduce “in una progressiva rinuncia alle cure (nei giorni scorsi, il report Deloitte ha denunciato come, il 29% del campione intervistato, ha dichiarato di aver dovuto rinunciare a delle cure negli ultimi 12 mesi)”. In un Paese civile come il nostro, questo è inaccettabile.