Imu 2024: stop ai conti sbagliati fai da te | Qui il calcolo esatto di quanto dovrai sborsare
Nel 2024 non avrai più problemi con l’Imu, dal momento che non ci saranno più degli errori con i conti. Ecco quello che dovrai pagare per non avere problemi in futuro.
Non tutti sanno che l’Imu è stata introdotta nel 2012. Tuttavia dal 2014 fino al 2019 è stata individuata dalla legge 27 dicembre 2013, n° 147 e si applica in tutti i comuni del territorio nazionale (fatta eccezione per il Friuli Venezia Giulia e le province autonome di Trento e Bolzano).
Non è altro che “l’imposta municipale propria dovuta per il possesso di fabbricati, senza dare conto alle abitazioni principali classificate nella categoria catastale diversa da A/1, A/8 e A/9, di aree fabbricabili e di terreni agricoli ed è dovuta dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale, dal concessionario nel caso di concessione di aria e demaniali”, ecco cosa si può leggere sul portale del sito finanze.gov.it.
E’ un tributo locale che incide sui beni immobiliari e per avere la certezza dell’importo da versare si deve fare ricorso modello F24. In questo modo si può valutare la rendita catastale dell’immobile (in questo caso subentra l’Agenzia delle Entrate) e del coefficiente catastale (subentrano i Comuni che lo stabiliscono in base a delle decisioni prese dalle amministrazioni locali).
In questo modo si può ottenere il perfetto calcolo dell’Imu. Eppure non tutti sanno che è possibile avere delle agevolazioni fiscali tenendo conto di alcuni criteri. Uno di questi è il tipo di utilizzo dell’immobile. Per il resto si può consultare il sito idealista.it.
Imu, ecco come si fa il calcolo corretto
Il calcolo si può effettuare gratuitamente on-line, però quando si ha a che fare con la prima casa sarebbe opportuno chiedere consiglio a esperti del settore. Infatti non tutti sanno che esiste un’esenzione dall’IMU per tutte le case che si utilizzano come abitazione principale.
Laddove facessero parte delle strutture di lusso allora il calcolo deve avvenire in modo diverso. Se rientrano nelle categorie catastali A1,A8 e A9 è necessario versare l’Imu con il modello F24.
La seconda casa e la presenza di più proprietari
Per quanto riguarda la seconda casa c’è un’aliquota Imu da rispettare che è del 7,6 per mille, ma i Comuni hanno la possibilità di aumentarla o diminuirla addirittura al 3,8 per mille.
Se la casa ha più proprietari è necessario che tutti rispettino gli obblighi fiscali anche nella suddivisione dell’imposta e nell’accedere in modo equo ad eventuali agevolazioni. In tal caso la rendita catastale è rivalutata del 5%, e moltiplicata per i coefficiente statale per poi suddividere il tutto tra proprietari secondo le proprie quote di proprietà che sono state poi stabilite nell’atto di compravendita.