Rischi Lavoro: ora ti licenziano in un battibaleno | Non commettere questo errore
Se non vuoi perdere il posto di lavoro allora devi assolutamente evitare di assumere un determinato comportamento. Le sanzioni disciplinari sono dietro l’angolo.
Dopo terminati gli studi c’è chi decide di mettersi alla ricerca di un lavoro e, superando un colloquio o un concorso pubblico, riesce nel suo intento. Una volta ottenuto deve mostrare interesse e passione per non essere mandato via.
Infatti non si deve dare tutto per scontato. Secondo quanto riportato sul sito avvocatoflash.it pare che un datore di lavoro è ricorso al licenziamento di un suo dipendente senza esitazione. In realtà la motivazione potrebbe far sorgere dei dubbi su ciò che può fare e ciò che non è in suo potere.
I motivi possono essere tanti, però uno in particolare sta facendo discutere. Da premettere che la scelta è stata maturata nel corso del tempo davanti a degli atteggiamenti ritenuti inopportuni. In poche parole il dipendente menzionato più una volta si è recato a lavoro in ritardo.
Non si è trattato, dunque, di un unico episodio di pochi minuti e quando capita bisogna prontamente avvertire il datore di lavoro. In caso contrario si può puntare il dito contro il dipendente sottolineando il suo non dare la giusta importanza alla mansione che svolge.
Il ritardo può essere motivo di licenziamento?
Prima di arrivare al licenziamento si fa un rimprovero verbale per poi passare a un’ammonizione in forma scritta. Se la situazione persiste allora si opta per una multa che non supera le 4 ore di retribuzione. Si passa poi alla sospensione di massimo 10 giorni lavorativi senza retribuzione. Se non c’è alcun margine di miglioramento allora sì dovrà ricorrere ad altro.
Il datore di lavoro deve sempre rispettare il principio della proporzionalità tra infrazione e sanzione, quindi dal caso meno grave a quello più grave che può determinare il trasferimento o il mutamento di mansione e, peggio ancora, il licenziamento disciplinare. Non arriva come un fulmine a ciel sereno, ma dopo ben 5 lettere di ammonizione che si sono ricevute nell’arco di un anno.
Cosa può fare il lavoratore per far valere i suoi diritti?
Il lavoratore si può rivolgere alla Direzione Provinciale del Lavoro o a un Collegio di Conciliazione o ancora al Sindacato al quale è iscritto. In altri casi la faccenda deve essere analizzata dal Giudice del Lavoro che porterà i diretti interessati in tribunale.
A prescindere da questi dettagli sarebbe opportuno suL posto di lavoro avere sempre un comportamento rispettoso. Assentarsi o fare ritardo sono cause scatenanti del licenziamento laddove diventano frequenti. Ragion per cui fai attenzione per evitare di non avere più uno stipendio.