Governo Meloni, intervento a gamba tesa: quali bonus saranno cancellati dal 2025
La premier Giorgia Meloni sta lavorando alla nuova manovra che porterà alcuni cambiamenti in Italia. E la sospensione di molti bonus.
Si lavora a Palazzo Chigi dove poche settimane fa si è svolto un vertice di maggioranza per discutere la linea del DEF (documento di Economia e Finanza) da inviare entro il 20 settembre a Bruxelles.
E si lavora per definire io termini della prossima manovra del Governo, che per la prima volta sta vedendo a capo una donna, Giorgia Meloni, in carica già da due anni.
Due anni di novità, di decisioni da prendere, spesso difficili e ancor più spesso contestate dall’opposizione. E che hanno visto la premier continuare a testa alta per la sua strada, senza lasciarsi scalfire nemmeno dagli attacchi più personali. Come dopo la separazione dal compagno Andrea Giambruno e la diffusione di alcuni audio sessisti dell’uomo.
Siamo alla fine del secondo anno di governo per la Meloni, ed è tempo di bilanci. In tutti i sensi. Vediamo cosa ha detto e quali sarebbero le intenzioni per la prossima manovra, che pare preveda diversi tagli ai bonus esistenti.
Governo Meloni: i tagli ai bonus
In una recente intervista a Chi Giorgia Meloni si è lasciata andare a diverse osservazioni su quanto fatto fino ad ora, e quanto in programma per il prossimo anno. Non poteva non iniziare dai risultati raggiunti, e così ha precisato: “Avevo promesso che avrei lasciato l’Italia in condizioni migliori di come l’avevo trovata e questo obiettivo finora l’ho raggiunto […] abbiamo raggiunto il massimo storico di occupazione e abbiamo l’inflazione più bassa tra i Paesi del G7. Gli sbarchi di immigrati irregolari sono a meno 60% rispetto all’anno precedente e abbiamo avviato riforme attese da decenni. Quella sul premierato, quella della giustizia, l’autonomia differenziata, la riforma del fisco che era attesa da cinquant’anni”.
E cosa ci aspetta per la prossima manovra? Quali sono le intenzioni del governo Meloni? Al momento quello che trapela è che due degli interventi attuati nel 2024, ovvero il taglio del cuneo fiscale per i redditi più bassi e la rimodulazione dell’Irpef, dovrebbero essere rinnovati anche per il prossimo anno.
L’intervento a gamba tesa
Stando a quanto fa sapere poi Fanpage, sebbene stiamo parlando ancora di ipotesi non accertate, “il ministero della Pubblica amministrazione sarebbe intenzionato a introdurre la possibilità di trattenere in servizio i dipendenti pubblici oltre i 67 anni e entro i 70, su base volontaria e a discrezione dell’amministrazione. Chi resterà a lavoro beneficerà di una spesa previdenziale più bassa e sarà impiegato in attività di tutoraggio e affiancamento dei nuovi ingressi”.
Per quanto riguarda i bonus di cui gli italiano hanno beneficiato fino ad ora, sebbene non si sa nello specifico quali potrebbero essere annullati, sembra proprio che il governo Meloni voglia mettere “fine alla stagione dei bonus a pioggia, considerati inefficaci”. Non possiamo fare altro che attendere per saperne di più.