Contratto a tempo indeterminato: non sei più al sicuro | Possono licenziarti lo stesso per questo motivo
Se hai un contratto di lavoro a tempo indeterminato non fare i salti di gioia perché le brutte sorprese possono saltare fuori all’improvviso. Ecco cosa devi fare per evitare che ciò possa accadere.
Quando terminano gli studi della scuola secondaria di secondo grado ci sono due alternative: iscriversi all’Università o andare subito alla ricerca di un lavoro. In questo caso occorre visitare siti web specifici con concorsi e varie proposte professionali. Ovviamente bisogna rispettare dei requisiti.
Prima di tutto occorre fare un periodo di prova, utile per capire se la persona può essere all’altezza di ricoprire una mansione specifica. È riportato nell’articolo 2096 del Codice Civile ed è istituito per tutelare gli interessi sia dell’azienda che del lavoratore riguardo la reciproca convivenza in campo lavorativo.
In un secondo momento si può entrare a far parte del team di un’azienda a tutti gli effetti a tempo indeterminato. “Il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato è quel contratto con cui un soggetto si impegna, senza vincolo di durata, a prestare la propria attività lavorativa sottoponendosi al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del proprio datore di lavoro”, ecco cosa è stato riportato sul sito wikilabour.it.
In realtà non tutti sanno che bisogna tener conto di un piccolo dettaglio che può fare davvero la differenza. Se sei alle prime armi è doveroso sapere come devi comportarti per non avere brutte sorprese.
Ecco come deve essere il contratto di lavoro
Prima di tutto un contratto di lavoro a tempo indeterminato deve essere realizzato in forma scritta. Se il tutto accade senza riportare su carta, allora ci potrebbero essere dei problemi in futuro. Nel contratto devi assicurarti che ci siano tutte le informazioni sul rapporto di lavoro: durata del periodo di prova, data d’inizio del rapporto di lavoro, luogo e orario di lavoro, i giorni di ferie e le ore di permesso, l’inquadramento, la mansione e l’importo della retribuzione con indicazione del periodo di pagamento.
Si tratta di un contratto individuale e ha un termine di durata, in quanto in linea massima si concluderà con la richiesta della pensione. In caso contrario si parla di atto di recesso.
Ulteriori informazioni sui diritti del lavoratore
Anche l’atto di recesso deve avvenire in forma scritta e deve essere concordato dal datore di lavoro (licenziamento) o dal suo dipendente (dimissione). Il primo caso si può manifestare solo se il lavoratore commette gravi azioni tali da indurre il datore a licenziarlo.
A ogni modo chi decide di interrompere il contratto lo deve fare con un preavviso stabilito dal contratto collettivo di riferimento. La differenza sta nel fatto che il lavoratore può dare le dimissioni senza dare alcuna motivazione.